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Contrariamente alle abitudini degli autori, l'ibis sacro è un volatile diurno, grande cacciatore carnivoro, ama ingoiare le sue prede praticamente intere, anche piccoli coccodrilli: questa singolare abitudine ha delle analogie con alcuni comportamenti osservati nell'infanzia di uno degli autori, che si dice divorasse letteralmente interi manoscritti per impararli a memoria. La vita quotidiana, i sogni, la morte, tutto ciò è raccontato con freschezza narrativa fuori dal comune con occhio attento alle allegorie ed alle metafore. I personaggi, di marquesiana memoria, ruotano attorno ai tre protagonisti, in un bailamme tristemente allegro laddove realtà e fantasia si intersecano. Cari lettori, immergetevi in queste pagine e pensate sempre che "ai sensi del buon senso nulla è casuale".